Biografia

Mirco Cussigh, questo appassionato di pallacanestro è nato il 13 dicembre 1960 a Moutier (Svizzera).

Come quasi tutti, i suoi inizi nel mondo sportivo furono il calcio con le squadre di Reconvilier e Bévilard, Mirco aveva un buon potenziale ereditato di suo fratello Claudio…

Poi verso l’età di 13 anni, il suo scatto per la « sfera arancione » si rivelò all’epoca degli incontri di pallacanestro trasmessi sul canale tv ticinese, difatti, a metà gara di questi ultimi alcune scene mostravano i pro della NBA esibire i loro talenti con un certo Dr. J (Julius Erving dei Sixers di Philadelphia), da allora non ne occorre di più a Mirco per sapere che da quel momento andasse a calzare delle « Converse Chuck Taylor » al posto delle sue scarpe di calcio erbose…i canestri regionali sentirono fischiare il suono del pallone penetrante nella rete per un lungo periodo…

A 15 anni e 3 mesi inizia il suo tiracinio di cuoco a Porrentruy per 3 anni, è li che questo friulano di origine cominciò ufficialmente a giocare in un club della città con i juniores, gli allenamenti si svolgevano durante le ore di lavoro…17.00 in cucina, 18.30 allenamento fino alle 20.30 poi ritorno dietro il fornello fino alle 23.00 e più…

A 17 anni, l’allenatore della squadra faro di Porrentruy che militava in prima divisione nazionale si interessa a lui del fatto che era dotato di un buon tiro a media distanza con un « killer instinct » in difesa, ma tirocinio e sport avevano una divergenza con gli orari dei allenamenti e partite il sabato…

Un giocatore della squadra nazionale svizzera juniores gli dice: « Peccato che non sei svizzero perche si potrebbe giocare assieme… ».

Dopo quelle delusioni, Mirco partecipò alle finali svizzere del campionato juniores e giocò contro Federale Lugano e St.Paul Lausanne con il piacere di segnare qualche belli canestri…

Nel 1979 partenza per Londra, lavorando in periferia nella regione di Harrow, una delle priorità fu di trovare un campo di pallacanestro in un paese dove calcio e rugby sono come dei re…ma con fortuna a 15 mn dal suo « flat » (appartamento) Mirco trovò quella superficia di 26m sù 14m con un piccolo problema…quel campo si trovava in una base militare americana della US Air Force circondato da spinati e reti…che cosa fare? Allora Mirco andò verso l’entrata principale chiedere al « MP » (polizia militare) il permesso di entrare nella base per incontrare il responsabile di quest’ultima…dopo qualche minuti di attesa la via è libera e con il suo pallone sotto il braccio e accompagnato dal « MP » arriva all’ufficcio del « boss », spiega la sua idea e passione per quello sport americano e il responsabile della base accetta che venga a giocare sul loro campo faccendoli una permissione scritta, da quel momento poteva venire quando voleva e ogni tanto faceva partite con qualche militari…unico danno fu un finestrino rotto che non perturbo la vita della base US…

Ogni lunedi e sabato andava al nord della capitale inglese per allenarsi con la squadra dei « London Hawks ».

Cè anche stato il terreno esterno accanto la sala dove giocava la squadra londinese dei « Crystal Palace Chevrons » al sud di Londra, il tragetto durava 2 ore da casa sua con la metropolitana e poi il treno…

Ritorno in Svizzera all’inizio dei anni 80 e il nostro cuoco-cestista andrà a usare le sue scarpe con il Rapid Bienne Basket, Moutier Basket e USAI Delémont, con quest’ultima squadra giocò anche l’ultima partita della sua carriera con un bel ricordo, infatti « USAI » guadagnò la gara contro il BC Boncourt 61-45 con 24 punti del numero 7..

Quella passione per la pallacanestro continuò attraverso la filatelia con una tematica relativa a questo sport, fu Nicole sua amica a dargli l’idea…

Una prima esposizione è organizzata nel 1990 a Moutier, poi nel 1992 in Ticino e 1993 a Porrentruy anzichè Porto San Giorgio in Italia nelle Marche, sarà qui una mostra storica del fatto che sono riuniti i più notevoli collezionisti con questa tematica e con la presenza del numero uno mondiale, il « Michael Jordan » della specialità…e alla fine della mostra un premio sarà offerto dal CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), venuto il momento della premiazione Mirco sente che il presidente della giuria pronuncia il suo cognome che è sinonimo di…vittoria!

Nel 1994, in collaborazione con la Federazione Internazionale di Pallacanestro e il responsabile del marketing per l’Europa, una mostra nasce nei muri del « Lausanne Palace » in occasione della finale della Coppa d’Europa maschile. Per mettere sù la mostra chiede una mano a suo amico Claude che fu con lui vice-campione del « Jura » di pallacanestro, fin qui niente di particolare tranne che i…russamenti che impedirono Mirco di dormire…i muri della camera del « Palace » se ne ricordano ancora…

Quell’anno fu ricco in emozioni, un’altra mostra è organizzata a Reus (Catalonia), Spagna, anchè li sarannò presenti dei collezionisti di alto livello che rappresentano 11 paesi, è la più grande mostra sù questa tematica fino ad oggi con più di 10’000 documenti diversi (francobolli, lettere, cartoline postali, prove di lusso, etc.), Mirco avrà il primo premio del pubblico per la sua presentazione originale della sua collezione, d’altronde a Porto San Giorgio un giornalista aveva detto al nostro amico friulano che lui era il « Harlem Globetrotters » di questa tematica con il suo lato creativo e imaginativo che può interessare ogni tizio…

Dopo una pausa, un club ticinese gli chiede nel 1999 di mostrare la sua passione in un torneo internazionale e nel 2004 nuova esposizione a Reus in Spagna in un incontro amichevole fra collezionisti.

A settembre 2007 una mostra sarà organizzata in Italia nei Abruzzi per i Campionati Europei di pallacanestro femminile.

Dopo più di 17 anni di mostre, dei giornali, riviste hanno immortalizzato questi momenti di piacere, in Svizzera ce stato: Le Démocrate, La Région, Le Journal du Jura, Le Courrier de la Vallée de Tavannes, 24 Heures, La Rivista di Lugano, La Regione Ticino e il Corriere del Ticino. In Francia: Maxi-Basbet e Timbroscopie che pubblicò il più importante articolo dell’anno nella rubrica tematica. In Spagna: Diari de Tarragona, Noudiari e El Punt poi per finire l’Italia con: Superbasket, Giganti del Basket, Il Resto del Carlino, Philasport e Nuova Emigrazione.

Mirco rimane sempre nel mondo della « carta », quel materiale l’affascinà da bambino, forse del fatto che avrebbe voluto diventare compositore tipografo come suo fratello Claudio? I suoi 400 e più libri di pallacanestro ci danno la risposta…

Chi dice carta dice anche locandina e di li arriviamo al cinema…i muri della sua stanza da ragazzino quando stava a casa dai suoi genitori Lucia e Sergio erano coperti di manifesti…la passione per quelle « grande immagini » era già presente…

Il primo film di basket visto in TV è stato « The Fish that saved Pittsburgh » sul canale ticinese a principio dei anni 80 e uno dei attori non era altro che Dr.J (Julius Erving)…poi al cinema a principio dello stesso periodo « Inside moves » con John Savage, questo film fu visto a Londra ed è il preferito di Mirco, la locandina la trovò 20 anni dopo in un negozio della città di Sherlock Holmes…

Gli anni 90 e 2000 conoscono un grande boom cinematografico con l’uscita di decine di film e documentari di questo favoloso sport e per Mirco fu di una logica assoluta di incominciare una nuova avventura…le locandine di cinema relative ai filmati di pallacanestro!

Nell’anno 2006, dopo anni di ricerche in questo settore del cinema e avendo trovato la maggior parte del materiale esistente attraverso i suoi viaggi nei Stati Uniti, con internet e la complicità di galerie specializzate americane, in particolare a New York dove una di esse gli offre sempre la prima scelta…dopodichè un sogno si realizza del fatto che tutta l’alchimia era presente per finalmente mostrare a grande livello il frutto del suo lavoro, dela sua passione…Mirco viene scelto e invitato a presentare la sua collezione al Festival Internazionale Sportivo del Cinema e della Televisione di Milano, il più importante al mondo con 230’000 visitatori, la sua mostra sarà il « filo conduttore » della manifestazione e l’inaugurazione sarà eseguita dalla Principessa Haya Al Hussein (membro del CIO) e dal Sig. Marcello Lippi allenatore della squadra italiana di calcio campione del mondo nel 2006.

Nel periodo del festival, una serata fu riservata al mondo della pallacanestro, e quando il Presidente Franco Ascani dice a Mirco: « Guarda per questa sera avremo qualche sorprese…e di mostrare gli sms di conferma di…Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Sandro Gamba, Carlo Recalcati… », Mirco era su una nuvola, potrà vedere gli idoli dei suoi 15 anni e grande emozione quando il Presidente Ascani gli propone di andare sul palcoscenico della serata ufficiale per esprimere la sua passione cinematografica della sua collezione…Mirco dovrà improvisare un discorso davanti a circa 300 persone…e fatto particolare sarannò le « stars » dei suoi 15 anni ad ascoltarlo, chiederli domade e applaudirlo…!

In quella serata memorabile, Pierluigi Marzorati, l’idolo di Cantù e capitano della nazionale italiana, regalò un libro relativo ai 70 anni del suo club al Presidente Ascani…quest’ultimo dice al celebre giocatore della nazionale italiana: « Spero che Mirco non si avvicini troppo di qui perche potrebbe rubarmelò…e in un lampo, come ai tempi in cui « rubava » il pallone all’avversario, Marzorati riprende il libro delle mani del Presidente sorpreso di quella manipolazione, chiama Mirco per dargli il famoso libro…e di dire al Presidente Ascani che ne riceverà un’altro per posta…risate al massimo nella sala piena…!

Altro aneddoto per concludere quel riassunto cestistico, al festival del cinema di Milano, il titolo di « Dottore » è stato dato a Mirco, per ufficializzare e riconoscere le sue competenze storiche nelle sue ricerche di fronte alla sua passione cinematografica per la pallacanestro e trasmetterla ai altri.

Dunque cercate la similitudine frà l’idolo NBA della gioventù di Mirco, Dr.J (Julius Erving) e il titolo di « Dottore » ricevuto in Italia…rimane solo sapere se piacerebbe a Mirco di chiamarlo « Dr.M »…la scelta è vostra…